domenica 14 luglio 2013


“E’ un addio?
Ti chiedo solo questo: pensami.
Quando sarai triste perché ti senti lontana da tutti, o perché lui non si fa sentire, pensami. Se vorresti leggere un libro e non sai a chi chiedere, pensami.
Pensami la sera, quando parlavamo, e non fare niente per distrarti da me. Non farmi scivolare via come si fa con le cose brutte, o peggio, con quelle cose che sono finite per sempre.
Pensami quando incontrerai qualcuno col nome uguale al mio, o quando sentirai il nome della mia città al telegiornale, pensami e non forzarti a lasciarmi fuori dalla tua testa, dalla tua vita, ti prego.
Pensami se tutti i tuoi amici saranno troppo occupati, o se vedrai una strada piena di ragazzi appena usciti da scuola.
Pensami quando vedrai due alberi molto vicini, ma troppo lontani per toccarsi. E pensa a noi quando vedrai le foglie dei loro rami sfiorarsi per il vento.
Pensami nel giorno del mio compleanno, e non scordarti la data, è il regalo più bello.
Ti chiedo solo questo. Se mai ti mancherò, non scrivermi, ma ti prego, non scacciarmi dai tuoi pensieri.
Pensami.
Ricordati di me, finché puoi.”

— Francesco Roversi.

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